Lean Industry 4.0

Lean Industry 4.0

Migliorare la produzione per migliorare i profitti

«Sprechi, spostamenti non necessari di persone e materiale, attese, merce prodotta in anticipo e quindi scorte e attività ridondanti che non servono e che vengono fatte perché sono state sempre fatte così e ora non sono più attuali. Di quesiti sprechi le aziende sono pieni, solo il 33% di quello che viene fatto in media ha valore. Dell’altro 66% metà non ha valore e l’altra metà non ha valore ma è necessario»

Uno degli aspetti fondamentali del nostro lavoro è la sostenibilità. Ciò significa ridurre gli sprechi per incrementare l’efficienza, aggiungere valore e raffinare i processi industriali dei nostri clienti, in ogni modo possibile.
La Lean manufacturing, considerata ormai best practice in alcuni settori, continua a essere adottata in organizzazioni di diversi settori. Su questa base si innesta Industria 4.0, che invece di essere scelta come alternativa alla filosofia Lean, deve essere adottata in collaborazione ad essa, per raggiungere obiettivi ancora più elevati.

Generare dati, analizzarli e comunicarli comporta una tale mole di lavoro che i guadagni offerti da Industria 4.0 sembrano essere minati, ma unire questo approccio al lean manufacturing permette di unire i nuovi vantaggi a un sistema efficiente e provato. È importante considerare come Industria 4.0 non sia qui per rimpiazzare nessuna metodologia, piuttosto come aiuto nel decision-making, portando le informazioni, l’intelligence e i dati necessari alle persone giuste

In un recente report della società di consulenza PricewaterhouseCoopers, dal titolo Industry 4.0: Building the Digital Enterprise, Industria 4.0 viene infatti definita come la digitalizzazione degli asset fisici e l’integrazione nell’ecosistema digitale con i partners della value chain. 

L’implementazione di Industry 4.0 avviene secondo tre direttrici:
  1. Smart product
  2. Smart Machine
  3. Augmented operator
Seguendo i principi della Lean, gli Smart Products possono raccogliere informazioni tramite sensori e varie tecnologie per comprendere il contesto in cui si trovano e avviare un processo di miglioramento.
Invece, le Smart Machine sono tipicamente dotate di tecnologie che permettano loro di ridurre al minimo sprechi e consumi. Al contempo sono dotate di sensori, attuatori e visori in grado di raccogliere informazioni e dati vitali per il miglioramento continuo del processo produttivo.
L’Augmented Operator è così definito perché ha a sua disposizione tecnologie come realtà aumentata e virtuale. Nell’unione con le pratiche lean, l’operatore riduce al minimo i tempi di intervento e i tempi di operazione.

Tuttavia, un’evoluzione digitale che abbia successo avviene grazie alla comprensione del punto di partenza di ciascuna azienda individuale, luogo di produzione e dipartimenti. Ciò permette di identificare e dare una priorità alle opportunità digitali che aggiungono valore. Comprendere quale sia il punto di partenza permette a un’organizzazione di avere le basi per decidere il percorso verso una produzione lean digitalizzata, che non è altro che il prossimo step nel processo di value creation.

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